lunedì 12 maggio 2008

Angela Pellicciari - Family Day Roma-Madrid e dopo?

Perché i cattolici scendono in piazza per la difesa della famiglia dopo decenni di sudditanza culturale? A questa domanda cerca di rispondere questo interessante libretto edito da Fede & Cultura e scritto da Angela Pellicciari, storica del Risorgimento e dei rapporti fra papato e massoneria, che cerca di smascherare le ipocrisie e i controsensi di una società in cui non si parla più di due sessi ma di cinque generi diversi, che propone l’abolizione della famiglia e della responsabilità a favore dell’affermazione dei desideri e dei desideri di ognuno. L’autrice traccia un sintetico racconto di come si è arrivati al rifiuto del senso comune, attraverso la complicità dei media e degli intellettuali, intenzionati a dirigere le azioni del popolo superstizioso e ignorante. Comportamenti che hanno interessato anche l’Italia, dove i governi guidati dalla sinistra hanno reiteratamente teso a presentare disegni di legge volti a perseguitare, in nome dell’affermazione del principio di uguaglianza, tutti coloro che affermano che l’omosessualità è peccato (compreso il governo Prodi che ha inteso vietare per legge, pena la galera, la critica di qualsivoglia comportamento sessuale). Per non parlare del tentativo di approvazione dei Dico, per cui si è mobilitata tutta l’intellighenzia democratica nel gridare all’oscurantismo cattolico, all’ingerenza della CEI, a papa Pio IX e al suo Sillabo. O della finanziaria 2007 che ha previsto uno stanziamento di 55 mila euro per la manifestazione “Rome gay & lesbian games” del 2009. Ma l’Italia è ancora poca cosa nello scenario generale, in un’Unione Europea che si proclama paladina dell’uguaglianza ma che ha ripudiato le sue radici cristiane, che stanzia fondi per il controllo delle nascite (il che significa anche aborto eugenetico) e sollecita gli stati membri a dare via libera alle adozioni omosessuali (si ricordi il caso Buttiglione) mentre obbliga alla concessione dell’adozione a coppie eterosessuali non sposate (coppie che non offrono quindi alcuna garanzia giuridica ai figli), e un’Inghilterra in cui il governo laburista impedisce di chiamare i genitori con il proprio nome, vietando a scuola l’uso di termini imbarazzanti e da bandire come “papà” e mamma”. Esemplare il caso della Spagna di Zapatero, convinto assertore dell’assoluta laicità e del principio secondo cui “quando una forte maggioranza di cittadini afferma qualcosa, quella maggioranza ha ragione”. Legalizzato il matrimonio omosessuale, approvato il divorzio express, ammesse le pratiche più fantasiose per la procreazione assistita, favorito l’aborto libero, eliminate le parole “padre” e “madre” e sostituite con “progenitore A” e “progenitore B”, ora pretende che in tutte le scuole spagnole si insegni la nuova materia obbligatoria dell’Educazione alla Cittadinanza, che insegna ai bambini, a partire dai sei anni, che fra coppie omosessuali ed eterosessuali non ci sono differenze, che la morale in campo sessuale non esiste, che anzi la morale è creata dalle scelte di ciascuno. Dalle pagine di questo piccolo saggio traspare l’allarmante considerazione che l’Europa, volte le spalle alla Rivelazione, abbia del tutto perduto una sua antropologia. Colpe dalle quali non è esente neppure una certa Chiesa, che spesso ha spostato l’attenzione a favore del desiderio di venire incontro alle difficoltà sentimentali, economiche e sociali dei fedeli, in ossequio all’imperante relativismo. Per questo, il successo delle manifestazioni di Roma e Madrid, a cui hanno partecipato numerosi movimenti ecclesiali, fa emergere la forza con cui oggi la Chiesa sia l’unica istituzione che combatte contro la fine del diritto naturale e a svolgere un ruolo profetico in difesa dei più piccoli e dei più deboli. A completare il volume, una corposa sezione di appendici, con i discorsi dei responsabili dei movimenti che hanno sfilato al Family Day spagnolo, una catechesi sulla famiglia di Giovani Paolo II e un’intervista realizzata da Padre Livio, direttore di Radio Maria, a Kiko Arguello, iniziatore del Cammino Neocatecumenale.

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